piazzetta S. Antonio 5, Bari
080 5247275
080 5541070
www.santuariosantantoniobari.it
Parrocchia – Santuario
I frati Minori Riformati vennero in Bari nel 1617. Fino al 1622, costruirono il convento e la chiesa, che fu dedicata a S. Bernardino da Siena e fu consacrata dall’Arcivescovo Ascanio Gesualdo il 17 ottobre 1627. La chiesa, però, in seguito a gravi lesioni determinate dal terremoto del 1831, crollò nella notte del 5 dicembre 1834. Essa venne riedificata e ampliata negli anni 1836-1839. In seguito fu dedicata a S. Antonio di Padova.
I frati dovettero lasciare S. Antonio il 22 maggio 1866, essendo stato occupato il convento dalle truppe garibaldine. Il convento fu poi trasformato in caserma militare, eccetto quattro celle e parte di un piccolo corridoio. Nel 1887 venne eretta nella chiesa la Vicaria-curata Capitolare col titolo di S. Antonio, che vi funzionò fino al 1930, allorquando la chiesa e il convento, per opera del solerte fra Fedele Brandonisio, ritornarono in possesso dei frati Minori. Nel 1932, dalla Ditta Tamburini, fu costruito un grande organo.
Fra Brandonisio nel 1934 acquistò un suolo per costruire un nuovo convento, ampliò la chiesa e la prolungò di ben 11 metri. Il 19 marzo del 1931 nacque la Confraternita di Maria SS. della Pietà e di S. Antonio. Mons. Enrico Nicodemo eresse la parrocchia il 13 giugno 1956. Annesso al convento, nel 1956, sorse l’lstituto educativo-assistenziale per minori disagiati “S. Antonio”. Attualmente il Centro diurno è gestito da una cooperativa esterna.
Fr. Giancarlo Li Quadri Cassini (Guardiano, Parroco); Fr. Rocco Iacovelli (Vicario, Vicario parrocchiale, Referente polo caritativo locale, Coordinatore Ambito Pastorale); Fr. Guarino Valentino (Economo, Referente polo caritativo locale, Membro Commissione giuridica, Responsabile Pastorale della cultura, Cappellano Ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari); Fr. Luigi Lauriola (Confessore); Fr. Pietro Cassano (Confessore).
viale dei Crociati, Molfetta, Bari
080 3381369
www.basilicamadonnadeimartiri.org
Curia provinciale: sede operativa – Santuario – Parrocchia – Centro prov.le Vocazioni – FAV
Già dall’XI sec. esisteva il Monastero di Santa Maria costruito dai Benedettini. Nel 1095 Ruggero il Guiscardo fece ampliare il Monastero e costruire due ospedali per i “Crociati”. Il 2 ottobre 1188 giunse la prodigiosa tavola della Madonna in stile bizantino. Dopo alterne vicende, il 7 novembre 1828, il vescovo Caracciolo cedette ai frati minori riformati la chiesa con i locali adiacenti ed i giardini annessi appartenenti alla Mensa vescovile. I frati fecero il loro ingresso il 26 aprile, ottava di Pasqua, del 1829.
Nel 1866 i frati furono espulsi per la legge che sopprimeva gli ordini religiosi e nel 1867 la gran parte del convento fu adibita ad Asilo di mendicità. Il 1 aprile 1869 i frati rientrarono nel convento. Destinato per diversi periodi a casa di studio, attualmente, oltre al Santuario cittadino dedicato alla Madonna dei Martiri, vi opera la parrocchia eretta il 1° giugno 1959 da Mons. Achille Salvucci. Il 7 giugno 1987 il Santuario è stato elevato a Basilica Pontificia Minore. Dal 2016 è sede della Curia provinciale dei Frati Minori di Puglia e Molise.
Fr. Alessandro Mastromatteo (Ministro provinciale, Moderatore Formazione Permanente, Responsabile Under seven, Censore dei libri, Assistente spirituale Sorelle Francescane della Carità); Fr. Donato Sardella (Segretario provinciale, Legale rappresentante, Economo provinciale, Vicario parrocchiale, Componente Commissione giuridica, Delegato Clarisse Bisceglie); Fr. Nicola Violante (Vicario provinciale, Guardiano, Parroco, Segretario M&E, Accompagnatore ai Ministeri, Coordinatore Equipe Pastorale giovanile); Fr. Marco Valletta (Definitore provinciale, Vicario, Economo, Cronista provinciale, Responsabile FAV, Responsabile Ufficio Comunicazione e Fundraising, Componente Commissione liturgica); Fr. Gabriele Fania (Addetto al Santuario, Confessore) Fr. Pasquale Armante (professo temporaneo).
piazza San Francesco da Paola, 11B, Monopoli, Bari
080 777071
Parrocchia – Centro sportivo
La “platea del convento di S. Francesco in Monopoli” (1700), riportando notizie tratte da storici precedenti, afferma: “nel 1219 fu edificato il convento di S. Francesco fuori le mura, nell’area Fontanelle e si vuole che sia stato fondato dallo stesso Patriarca nel ritorno dall’Oriente diretto a Bari”. Monopoli ha conosciuto per secoli la presenza continua dei tre rami dell’Ordine Francescano: i frati Minori Conventuali (a S. Francesco d’Assisi), i frati Minori Osservanti (a S. Maria delle Grazie, attuale S. Antonio), i frati Minori Cappuccini e le Clarisse.
Dopo la soppressione sono tornati nel 1948, con i frati della nostra Provincia, nella sede attuale, costruita dai frati Minimi o Paolotti. La nostra Provincia vi ha creato un istituto per ragazzi poveri ed indigenti che ha funzionato fino al 1971. Da allora il convento ha accolto e assistito dei poveri senza fissa dimora e anche un gran numero di Albanesi durante la fase di maggiore afflusso. Nel 1995 la Provincia ha accolto dal Vescovo Mons. Domenico Padovano la cura della parrocchia della SS.ma Trinità.
Fr. Roberto Palmisano (Guardiano, Parroco); Fr. Teofilo Iasenza (Vicario, Vicario parrocchiale); Fr. Giuseppe Siciliani (Economo, Componente CAE); Fr. Fabrizio Montrone (Vicario parrocchiale , Vice Animatore provinciale delle vocazioni, Componente Equipe Pastorale giovanile).
Strada Comunale Convento, Castellana Grotte, Bari
080 4965071
Santuario – Biblioteca prov.le – Commissariato di Terra Santa
Questo convento è stato costruito per volontà del popolo castellanese per affidare ai francescani, allora Alcantarini, il tempio appena innalzato in onore della Madonna dopo il miracolo della liberazione dalla peste del 1690. La chiesa custodiva una edicola con l’icona trecentesca della Beata Vergine, venerata sotto il titolo di “Madonna della Vetrana”. L’icona fu poi trasferita sulla parete del presbiterio dai frati qualche anno dopo il loro ingresso nel convento appena costruito (anno 1714).
Dopo la soppressione del secolo scorso, è stato abitato dai frati fin dagli inizi del secolo. Ma ufficialmente la Provincia lo ha preso in consegna con enfiteusi perpetua il 7 maggio 1931 per le mani di fra Emilio Racanelli e fra Raffaele D’Amico. Il 26 gennaio 1965 il Comune di Castellana Grotte cedette in proprietà alla Provincia, per le mani di fra Pacifico Stragapede, la chiesa con le relative pertinenze e tutti gli oggetti sacri. Il convento, restaurato in ogni struttura, già sede di chiericato prima e di seminario dopo, è ora sede di una Biblioteca provinciale e periodicamente accoglie gruppi per ritiri ed esercizi spirituali.
Fr. Mimmo Lotito (Guardiano, Economo, Direttore Biblioteca francescana provinciale Madonna della Vetrana, Vice Postulatore provinciale Cause dei Santi, Responsabile provinciale Ufficio liturgico); Fr. Tommaso Rignanese (Vicario); Fr. Pio d’Andola (Commissario Terra Santa, Confessore); Fr. Mimmo Semeraro (Addetto al Santuario).
viale Giovanni XXIII, 121, Bitonto, Bari
080 3751136
Parrocchia
Monastero degli Olivetani, nel 1886 fu comprato dai frati Raffaele Miccoli da Andria, Agostino Del Vecchio da Barletta e Vincenzo Losito da Andria, che lo adattarono a convento. La chiesa, in gran parte ricostruita, fu riaperta al culto nel 1899. Nel 1963 il vescovo Aurelio Marena istituì la parrocchia. In una zona del convento è sorta, qualche anno fa, “Casa Iacopa”, una struttura educativa affidata alla gestione di una cooperativa.
Fr. Leonardo Civitavecchia (Guardiano, Parroco, Economo); Fr. Lorenzo Ricciardelli (Vicario, Vicario parrocchiale); Fr. Antonio Lembo (Definitore provinciale, Animatore provinciale delle vocazioni, Animatore provinciale GPIC, Coordinatore Ambito della Carità, Componente Equipe Pastorale giovanile); Fr. Franco Cannito (Collaboratore parrocchiale).
Santuario – Casa dei professi temporanei – Infermeria provinciale
Fondato nel 1433 a spese dell’Università e ceduto ai Minori Osservanti, per diversi secoli fu sede di noviziato o casa di studio. Fu uno dei centri da cui si diffonde il movimento dell’Osservanza in Terra di Bari. Qui riposano le spoglie del Beato Giacomo di Zara, detto da Bitetto.
Nel 1625 il convento fu ceduto ai Minori Riformati, che lo tennero in grande efficienza sino alla soppressione del 1866. I frati ritornarono nel 1909 per iniziativa di fra Francesco Luigi Masulli, che ottenneva dal Comune poche celle. Nel 1980 il Comune restituiva alla Provincia l’intero complesso che era destinato a Casa di formazione per i giovani post-novizi.
Fr. Vincenzo Dituri (Guardiano, Segretario provinciale F&S, Maestro Post noviziato, Componente Commissione Vice Postulazione, Responsabile Commissione Inventariazione Beni); Fr. Antonio Cifaratti (Vicario, Economo, Vice Economo provinciale, Vice Responsabile Ufficio liturgico); Fr. Luigi Riccio (Vice Maestro Post noviziato, Responsabile Infermeria provinciale, Animatore Missioni al popolo, Responsabile Pastorale della salute); Fr. Gaetano Jacobucci (Confessore). Infermeria provinciale: Fr. Antonio Resta, Fr. Agostino Campanozzi, Fr. Giuseppe Di Condio. Professi temporanei: Fr. Nicola Fiore, Fr. Francesco Maddalena, Fr. Désiré Ndikumana, Fr. Francesco Cacciapaglia, Fr. Dario Di Domenico, Fr. Alessandro Rutigliano.
via Madonna del pozzo, 1, Capurso, Bari
080 4551126
www.madonnadelpozzo.org
Santuario – Centro sportivo
Il convento – Santuario della “Madonna del Pozzo” ha origine con il ritrovamento dell’icona della Madonna da parte del sacerdote Domenico Tanzella, l’ultima domenica di agosto del 1705. Per volontà della Madonna, la chiesa e il convento annesso (costruito negli anni 1739-1748) furono affidati ai frati Alcantarini della provincia di Lecce.
Nel 1853 la chiesa fu elevata a Basilica Reale e Pontificia. Con la soppressione del 1866, i frati furono estromessi dal Santuario, e neppure uno di loro poté restare per curare il culto alla Madonna. I frati Minori della Provincia di “S. Michele Arcangelo di Puglia e Molise” curano il Santuario dal 20 agosto 1920, dopo 54 anni di assenza dei francescani da Capurso, e diffondono il culto della Madonna del Pozzo in tutto il mondo. Negli anni ‘60 fu istituito un seminario minore per le vocazioni sacerdotali francescane della provincia di Bari. Dal 1992, più volte è stato luogo di Formazione.
Fr. Filippo D’Alessandro (Definitore provinciale, Guardiano, Delegato Clarisse Mola di Bari); Fr. Fulgenzio Corcelli (Vicario, Confessore); Fr. Gianni Mastromarino (Economo, Componente Ufficio GPIC); Fr. Marcellino Chiechi (Confessore); Fr. Mario Volpe (Confessore); Fr. Giuseppe Piarulli.
piazza S. Maria Vetere, 24, Andria
0883 891462
www.parrocchiasantamariavetere.it
Parrocchia
Il convento è stato fondato nel 1438, accanto alla omonima cappella, dal Vicario Provinciale in carica in quel periodo fra Antonio da Andria, con il pregio di essere considerato uno dei principali conventi dell’allora Provincia Osservante “San Nicola di Bari”, nonché Studio Generale e sede del Ministro provinciale.
Il Comune di Andria nel 1866 emanò un decreto di “soppressione” erigendolo ad Asilo di Mendicità. Nel 1908 P. Nicola Loncantore fece costruire accanto alla Chiesa un nuovo fabbricato che si affaccia alla piazza omonima. In seguito, nel 1943, Mons. Giuseppe Di Donna promulgò il decreto con il quale istituì la parrocchia di Santa Maria Vetere. L’antica sacrestia era ricca di opere d’arte, tra cui dodici dipinti della scuola del Vivarini, attualmente al Museo diocesano.
Fr. Vito Dipinto (Guardiano, Parroco, Vice Animatore Missio ad gentes); Fr. Francesco Cicorella (Vicario, Vicario parrocchiale, Coordinatore Ambito della Missione, Animatore Missio ad gentes); Fr. Francesco Tritto (Economo, Vice Animatore Missio ad gentes, Referente Equipe Pastorale giovanile, Assistente GiFra Puglia).
Piazza P. Luigi Catucci, Campobasso
0874 91310
www.santantoniodipadovacb.it
Parrocchia
La fondazione prese l’avvio dalla volontà decisa di P. Pacifico Di Petta di Colle d’Anchise, che nel 1942 fece costruire una cappella dedicata a S. Antonio, nelle vicinanze di dove una volta sorgeva il convento di S. Maria delle Grazie (ora ospedale “A. Cardarelli” vecchio).
Il 24 maggio 1942 il vescovo Monsignor Secondo Bologna benedisse la chiesetta e disse: “Siamo in tempodi guerra, mi auguro che questa chiesa sia la chiesa della pace”. Il Ministro provinciale aggiunse: “É questa una primavera serafica apportatrice di copiosi frutti”.
La chiesetta sorgeva sola, in mezzo al verde e con il piccolo campanile in legno dava l’impressione di una chiesetta di missione. Nel 1946 fu posta la prima pietra della chiesa inferiore. Il 4 giugno 1949, la costruzione era compiuta, con le elemosine dei fedeli di Campobasso. I lavori del convento vennero portati a termine nel 1956. Dal 1962 al 1963 venne costruita la chiesa superiore che accoglie sulla facciata e all’interno opere d’arte contemporanea, un meraviglioso organo, l’altare e il tabernacolo in marmo bianco.
Fr. Giovanni Dicosola (Parroco), Fr. Francesco Frattini (Vicario parrocchiale), Romeo Oriente (Diacono)
Parrocchia – Biblioteca prov.le – Casa di accoglienza S. Elisabetta
San Giovanni ai Gelsi: L’antico Monastero di S. Giovanni Battista (sec. XII), dal 1415, per opera del Beato Giovanni da Stroncone, divenne uno dei centri propulsori dell’Osservanza nel Molise. Per secoli, oltre che luogo di preghiera e di evangelizzazione, fu adibito a casa di studio e lanificio della Provincia. Soppresso nel 1866, i frati vi rimasero in una “porzioncella di locali”. Restituito ai frati nel 1892, per merito del Ministro provinciale fra Anselmo da Sassinoro, qualche anno dopo fu chiuso. Venne riaperto nel 1902. Nel 1970 il Vescovo Carinci eresse la parrocchia di S. Giovanni. La Fraternità locale gestisce un’antica Biblioteca ospitata negli ampi locali del convento.
Fr. Antonio Narici (Guardiano, Parroco S. Giovanni); Fr. Gianni Dicosola (Economo, Parroco S. Antonio, Componente Commissione giuridica, Componente CAE, Componente Commissione Inventariazione Beni, Vicario, Vicario parrocchiale S. Giovanni, Direttore Biblioteca francescana provinciale P. D. Piccirilli); Fr. Francesco Frattini (Vicario parrocchiale S. Antonio); Fr. Antonio D’Orsi (Cappellano Ospedale Gemelli Molise, Responsabile Pastorale dei detenuti).
Contrada Montelicanne, Casacalenda, Campobasso
0874 198128
Fraternità interprovinciale – Casa di preghiera – Fraternità di accoglienza consacrati e sacerdoti
Il convento di S. Onofrio fu tra i primi “luoghi devoti” che il Beato Giovanni da Stroncone fondò nella Provincia di S. Angelo negli anni 1415 – 1418, destinandolo a convento di ritiro. Nel 1594 gli Osservanti lo cedettero ai Riformati, che lo tennero fino al 1866. I frati vi ritornarono nel 1899 ad opera del Ministro provinciale fra Anselmo da Sassinoro. Dopo la seconda guerra mondiale, il convento è stato restaurato ed ampliato. Negli anni ’60 fu costruita una nuova ala destinata all’accoglienza di gruppi ecclesiali per esercizi, ritiri, etc. Dal 1929 fino al 1967 e dal 1991 al 2000 fu casa di noviziato. Da allora fino al 2016, il convento non è stato agibile a motivo di un brusco terremoto. Oggi, però, completamente ristrutturato, risplende nella sua bellezza.
Fr. Carlo Roberto (Definitore provinciale, Guardiano); Fr. Massimo Tunno (Vicario, Vicario parrocchiale); Fr. Antonio Azzone (Economo, Assistente OFS e GiFra Molise, Componente Equipe Pastorale giovanile), Fr. Nicola Andreola.
via Filippo Smaldone 1, Foggia
0881 639913
Parrocchia – Centro sportivo
Questo convento è nato nel clima e nel fervore per l’evangelizzazione negli anni sessanta. La parrocchia fu istituita nel 1966 per volontà del Vescovo Mons. Giuseppe Lenotti. La prima pietra della Chiesa, progettata e realizzata dall’Architetto D. Pacanowski, fu posta il 24 giugno 1972 e i lavori furono completati nel 1978. Nel triennio successivo fu realizzata la Casa canonica che funge anche da convento per la Fraternità.
Fr. Gianluca Capitaneo (Guardiano, Parroco); Fr. Pasquale Gallo (Vicario Rettore chiesa San Pasquale); Fr. Giovanni Laricchia (Economo, Vicario parrocchiale).
via Della Rocca 2, Foggia
0881 771892
Parrocchia – Casa di accoglienza Padre Agostino Castrillo
Il primo convento, detto di “S. Maria di Gesù”, costruito dal 1510 al 1521, sorgeva sul luogo ove attualmente è il Palazzo degli Uffici Statali. Fu Studio Generale di Teologia e, per diversi secoli, sede del Ministro provinciale. Dopo la soppressione del 1811, negli anni 1853-1856, i frati costruirono accanto all’abside della Chiesa un secondo convento che fu denominato “Gesù e Maria”. Nel 1861 il convento fu adibito a caserma.
L’attuale Chiesa fu restaurata nel 1811 e nel 1885 fu elevata a parrocchia e affidata a sacerdoti secolari. I frati, dopo un’assenza di 73 anni, vi ritornarono nel 1936, chiamati dal piissimo Vescovo Mons. Fortunato M. Farina, che affidò la parrocchia a fra Agostino Castrillo. Dal 1949 al 1970 nuove costruzioni si accavallarono su vecchie mura, dando così luogo al terzo e attuale convento.
Fr. Roberto Nesta (Guardiano, Parroco, Componente Commissione Vice Postulazione); Fr. Cristiano Giannattasio (Vicario, Economo, Vicario parrocchiale, Responsabile Pastorale poveri e ultimi, Referente polo caritativo locale), Fr. Mario Villani (Confessore).
piazza San Pasquale 2, Foggia
Rettoria
Il convento di S. Pasquale, con annessa Chiesa, è stato fondato dai frati Alcantarini di Napoli chiamati dal Vescovo di Troia, Mons. Emilio Cavalieri, tra il 1724 e il 1731. Nel 1808 fu soppresso e adibito a caserma. Il Convento con la riunificazione delle varie Famiglie Francescane nel 1899, divenne Curia provinciale, con sede del Ministro provinciale. Con l’aumentare delle attività provinciali e delle altre esigenze, non essendo più sufficienti le otto camere costruite sulla chiesa, si sentì la necessità di costruire un nuovo convento che venne edificato sul lato destro della chiesa nel 1950.
Nel 1960 il vecchio convento, che stava al lato sinistro della chiesa, venne riscattato dalla Provincia e nel 1968 venne abbattuto per far posto alla costruzione di un edificio per Opere Sociali che ha funzionato fino al 1993. In quei locali, dal 2001 è affidata alla cura dei frati una Casa per anziani, attualmente gestita da una coperativa. Nel 1970 il Vescovo di Foggia Mons. Giuseppe Lenotti istituiva la Parrocchia.
Attualmente la presenza dei frati è sospesa. La chiesa viene officiata da fra Pasquale Gallo del Convento S. Antonio in Foggia. Il primo piano è stato affidato alle Suore Oblate di Nazareth.
via Michele Zannotti, 183, San Severo, Foggia
0883 541361
Casa filiale di San Matteo in San Marco in Lamis – Parrocchia
Perduto con la soppressione del 1866, l’antico convento fondato nel 1453, per volere e dietro reiterate insistenze dei Vescovi di S. Severo Mons. Oronzo Durante e Mons. Francesco Orlando, i frati ritornarono a S. Severo il 2 dicembre 1956. Non essendo stata ancora costituita la parrocchia, cominciarono a lavorare nella zona del vecchio convento di S. Bernardino, oggi detto di S. Matteo, mentre andavano ad alloggiare nel piccolo ambiente di S. Antonio Abate, attiguo alla Chiesa omonima.
Il 15 marzo 1957, il Vescovo Mons. Orlando emise il decreto di erezione della nuova parrocchia di S. Bernardino. Successivamente, nel 1963, i frati da S. Antonio Abate si trasferirono nei locali costruiti presso la Chiesa di S. Matteo che fungevano da casa canonica. Nel 1966 fu messa la prima pietra dell’attuale Chiesa di S. Bernardino.
Fr. Andrea Tirelli (Responsabile, Parroco, Componente Ufficio GPIC); Fr. Umberto Panipucci (Vicario parrocchiale, Delegato provinciale Ecumenismo e Dialogo).
Piazzale Armando Diaz, Torremaggiore, Foggia
Il convento “Sacro Cuore”, nasce per volontà della famiglia Venetucci e di Domenico Iuso e per l’opera di evangelizzazione di fra Doroteo Forte nel marzo 1945 su una collina, accanto alla chiesa “Le Croci”, situata a ridosso della periferia cittadina, che il Vescovo Mons. Francesco Orlando nel 1944 aveva ceduto ai frati. Il convento fu ampliato una prima volta nel 1953 e, ultimamente, nel 1993-1994, si è provveduto, con l’aiuto della Provincia, all’ampliamento delle stanze con due magnifici portici e alla recinzione dell’area del convento.
Attualmente la presenza dei frati è sospesa. La struttura è stata data in locazione a una Casa di riposo.
Via XX settembre, Castelnuovo della Daunia, Foggia
0881 1881600
Convento – Parrocchia
Fondato nel 1579 con il concorso del popolo, fu soppresso nel 1866. Nel 1898 fra Celestino di Nunzio da Casalnuovo lo comprò con denaro lasciato da Carolina De Vita. Per diversi anni fu sede del Collegio Serafico. Dal 1961 al 1970 il convento è stato quasi completamente rinnovato.
Fr. Michele Romano (Guardiano, Parroco, Componente Commissione giuridica); Fr. Pasquale Surdo (Vicario, Economo, Amministratore parrocchiale Casalnuovo Monterotaro, Componente CAE, Delegato Clarisse Biccari); Fr. Marco Galano (Collaboratore parrocchiale).
viale San Francesco, Toro, Campobasso
0874 461100
Casa filiale di San Giovanni ai Gelsi in Campobasso – Parrocchia extraconventuale – Cappellania Fisiomedica
Con offerte del popolo fu fondato nel 1592 e poi soppresso nel 1866. I frati vi ritornarono nel 1918. Nel 1961 il Comune cedette il convento ai frati che si impegnarono a restaurarlo. È stato per vari anni sede di un Istituto socio-assistenziale. Nei nuovi locali opera attualmente un Centro di riabilitazione motoria. Dal 1979 i frati assistono pastoralmente la parrocchia del SS. Salvatore.
Fr. Armando Gravina (Responsabile, Parroco); Fr. Lino Jacobucci (Vicario parrocchiale).
contr. S. Matteo, San Marco in Lamis, Foggia
0882 831151
www.bibliotecasanmatteo.eu
Santuario – Biblioteca provinciale – Archivio provinciale – Rettoria Stignano
Era un’antica abbazia benedettina e poi cistercense fondata nell’alto medioevo. Nel 1578 da Papa Gregorio XIII fu ceduta ai francescani con il nome di San Matteo per la devozione verso l’evangelista, di cui si venera una statua lignea policroma di stile bizantino. Nel 1838 il Ministro provinciale fra Antonio da Rignano lo fece dichiarare Studio Generale.
Dopo la soppressione, intorno al 1883, i frati ritornarono. Negli ultimi cinquant’anni sono stati effettuati radicali interventi di restauro e di adattamento, rendendo i locali più accoglienti e funzionali. È un Santuario molto frequentato. Il convento custodisce anche una delle più importanti Biblioteche della zona.
Archivio provinciale download:
Regolamento dell’Archivio storico provinciale
Inventario Fondi antichi 2022
Fr. Stefano De Luca (Guardiano, Archivista provinciale, Coordinatore Biblioteche francescane provinciali, Direttore Biblioteca francescana provinciale P. A. Fania, Censore dei libri); Fr. Giovanni Novielli (Vicario, Economo, Vice Direttore Biblioteca francescana provinciale P. A. Fania, Componente Commissione Inventariazione Beni); Fr. Urbano Giambitto (Confessore); Fr. Pietro Carfagna (Addetto al Santuario, Confessore); Fr. Bernardino Monti (Confessore).
contrada Stignano, San Marco in Lamis, Foggia
0882 831033
Santuario
Sorto in forma grandiosa nella prima metà del Cinquecento, fu per tre secoli casa di noviziato della Provincia di S. Angelo. I frati furono allontanati nel 1862. Il convento restò in balia di ladri e di caprai e si ridusse a ruderi. La sorprendente rinascita ha avuto inizio nel 1953, con la donazione di tutto il complesso (Chiesa e convento) alla Provincia da parte del Dr. Francesco Centola.
A poco a poco il convento è stato interamente ricostruito e destinato a “Oasi”. In questi ultimi anni ha subito un radicale restauro con i fondi per il Giubileo. Oggi è uno dei complessi più interessanti della zona. Con i suoi due magnifici chiostri e col suo pozzo cinquecentesco si impone all’attenzione e all’ammirazione dei turisti e dei visitatori.
Attualmente la presenza dei frati è sospesa. La Chiesa del convento è gestita dai frati del convento San Matteo in San Marco in Lamis. La struttura è attualmente gestita dalla cooperativa Fo.Co., unitamente a Nuovi Orizzonti.
via Tribuna, 101, Manfredonia, Foggia
0884 532805
Convento – Cappellania ospedaliera
La presenza dei frati a Manfredonia risale al 1509 in un convento fuori dell’abitato. Nel 1648 fu fondato l’attuale convento e nel 1710 venne ultimata la Chiesa di S. Maria delle Grazie (penultima tappa per i pellegrini che si recavano al Santuario di S. Michele). Dal 1835 sino alla soppressione, fu Studio Generale di seconda classe. Riaperto nel 1927, nel 1953 il Comune lo donava alla Provincia. In più riprese è stata Casa di Formazione.
Fr. Antonio Cofano (Guardiano, Economo, Assistente OFS Puglia); Fr. Urbano De Colellis (Vicario, Cappellano Ospedale civile); Fr. Vito Fiorentino.
Biccari, Foggia
0881 593286
Il convento di S. Antonio è sorto in un momento fervido della storia degli “Osservanti” nella nostra regione di Capitanata. È il quarto convento a venire alla luce nella nostra Provincia minoritica con bolla di Sisto IV, il 18 giugno 1472, dopo quelli di Lucera, “SS. Salvatore” (1407); Troia “S. Bernardino” (1440); S. Severo, “S. Bernardino” (1453). La fondazione del convento fu voluta dal conte di Biccari Matteo Stendardo. A 53 anni dalla sua costruzione, il convento è in grado di “sfornare” già due frati che passano a miglior vita in concetto di santità: fra Cristiano da S. Donato (L’Aquila), ricordato il 30 maggio 1525, e fra Giovanni da Ischitella (Foggia), ricordato il 10 giugno 1525, ambedue sepolti nella chiesa.
Nel 1600 il convento è designato a Casa di Noviziato per i fratelli laici; nel 1896 viene acquistato dal Municipio per la cifra di £ 7.050; nel 1900 avviene l’erezione canonica dell’OFS; dal 1924 al 1929 diventa casa di Noviziato. Successivamente, fino al 1963 il convento è adibito a casa di studio di filosofia e teologia; dal 1989 al 2016 ha accolto, a più riprese, il “Centro Vocazionale Provinciale”.
Il Convento è stato affidato alle Sorelle Povere di Santa Chiara, provenienti dal Monastero Santa Maria della Pace in Norcia.
largo Plebiscito, 1, Ascoli Satriano, Foggia
0885 651056
Convento San Potito – Casa filiale di S. Antonio in Foggia – Parrocchia – Centro sportivo
Il convento di S. Potito fu fondato nel 1623 per iniziativa di due frati minori: fra Anselmo da Vieste e fra Matteo da Vico del Gargano. La costruzione del convento con la rispettiva Chiesa si protrasse per oltre un decennio. Affidato nel 1636 ai frati Minori Riformati, fu prima Casa di Noviziato e lanificio, poi Studio di Teologia.
Soppresso nel 1866, i frati vi fecero ritorno nel 1895 per iniziativa di fra Serafino Travaglio da Ascoli Satriano. Restaurato dopo il terremoto del 1931, nel 1935 lo si ingrandì con una nuova ala adibita a Collegio Serafico fino al 1971. Il 13 giugno 1941 Mons. Vittorio Consigliere erigeva la Chiesa a parrocchia. La Chiesa, danneggiata nel 1978 da un violento incendio divampato improvvisamente, fu subito restaurata e restituita al culto il 7 aprile 1979.
Fr. Gianni Gelato (Responsabile, Parroco); Fr. Renatus Nshirimimana (Vicario parrocchiale); Fr. Antonio Coccia (Studente in Psicologia PUG – Roma, Vice Animatore provinciale delle vocazioni, Componente Equipe Pastorale giovanile).
Lotto 4, SAE 426 - 02011 Accumoli (Ri), Accumoli, Rieti
La fraternità di Accumoli, composta da due frati, vive in una SAE e condivide la vita con le persone colpite dal terremoto. La sua missione, semplice e proficua, si caratterizza per la vicinanza, l’ascolto e la consolazione.
La fraternità
Fr. Carmelo Giannone, Responsabile Fraternità Accumoli; Fr. Giacomo Mastoluca.
Sede del Postulato COMPI Sud
La Chiesa di Santa Maria del Sepolcro venne fatta costruire con tutta probabilità dal potente ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro, meglio noti come Templari, il cui compito era quello di assistere i pellegrini diretti in Terra Santa. Il Casale del Santo Sepolcro venne costruito a nord di Potenza, all’incrocio tra la via Erculea e la via Appia Nuova, vie di passaggio dei pellegrini diretti a Gerusalemme, in una zona denominata Santa Maria.
Nel 1312 soppresso l’ordine dei Templari, il Casale con annessa Chiesa passò sotto la giurisdizione del Vescovo di Potenza, Guglielmo, che se ne prese cura e vi aggiunse la denominazione “Santa Maria” forse per l’esistenza nella zona di una cappella o icona dedicata alla Madonna oppure per ingraziarsi gli abitanti del posto. Quando Alfonso d’Aragona assegnò il feudo di Potenza ai Conti De Guevara, questi cambiarono radicalmente volto all’intero territorio e intrapresero nel 1488 la ristrutturazione dell’antica chiesa alla quale affiancarono un convento, affidato all’Ordine dei Francescani.
Nel 1656 il Vescovo di Potenza, Mons. Claverio, fece costruire uno pregevole altare barocco sulla parte destra della navata della Chiesa, con al centro un tabernacolo dove solennemente ripose la reliquia del Preziosissimo Sangue: una zolletta di terra imbevuta del Sangue di Cristo. Alla fine degli anni ’60 la facciata della Chiesa fu riportata allo stile originario con un pronao a tettoia spiovente e tre archi a tutto sesto. Contemporaneamente a questi lavori venne edificato l’attuale convento della fraternità francescana dei minori.
Fr. Lucio Carabellese (Guardiano, Parroco); Fr. Fabio Occhiuto (Vicario, Maestro); Fr. Giuseppe Capriati (Vicario parrocchiale, Vice Maestro dei postulanti, Referente della Provincia S. Michele Arcangelo di Puglia e Molise); Fr. Martino Del Mastro (Economo); Fr. Antonio Monaco (Vicario Parrocchiale); Fr. Vitale Dartizio.
via Nuova Monte Muto, Piedimonte Matese, Caserta
0823 911898
www.santamariaoccorrevole.org
Sede del Noviziato COMPI Sud – Temporaneamene sospeso.
Secondo un’antica leggenda, il Santuario sorgerebbe laddove, nella quaresima del 1436, un pastore trovò una sua pecora smarrita davanti a una raffigurazione della Madonna su un muro. La figura fu chiamata S. Maria Occorrevole per il gesto a braccia aperte, protese ad accogliere i fedeli. Al convento si accede mediante un’ampia scalinata che si conclude in alto con un affresco raffigurante la Madonna incoronata da Angeli. L’affresco, di autore ignoto, fu eseguito probabilmente verso la fine del XVI secolo. Presenta nella parte bassa i membri della confraternita di santa Maria Occorrevole: a sinistra gli uomini che indossano un cappuccio, a destra le donne che forse avevano l’obbligo del solo velo. La confraternita ebbe la gestione del luogo fino al 1611 quando, su istanza probabilmente della casa feudale, passò ai Servi di Maria che in seguito, per vicende storiche non favorevoli, abbandonarono il luogo.
Sul lato destro della stessa scalinata è presente il portone di accesso al convento, ovvero al corpo di fabbrica corrispondente al primo nucleo conventuale, costruito tra il 1436, l’anno della scoperta dell’affresco ed il 1487, data a cui risale il “Breve” di Innocenzo VIII, da cui si evince che su istanza di Onorato Gaetani e dell’Università – quest’ultima tramite la confraternita che, intanto, si era istituita – fu creato un governo che utilizzava dei sacerdoti secolari per amministrare il luogo. Dunque, il nucleo quattrocentesco è relativo al lungo corridoio che si sviluppa a destra dell’effigie e alla chiesa che ha inglobato l’abside affrescata preesistente.
La fraternità formativa è sospesa.